lunedì 23 dicembre 2013

Un nostro grande Maestro di vita

Un uomo buono, affettuoso, generoso. 
Un grande insegnante 
ed un grandissimo signore. 
Grazie Prof Ermentini


La mia conoscenza con il Prof Augusto Ermentini risale al lontano novembre 1977, mentre sostenevo con lui a Milano l'esame di Antropologia Criminale. A quel tempo avevo iniziato da pochissime settimane con curiosità, frammista a prevalenti timori e pregiudizi, il volontariato presso l'Ospedale Psichiatrico provinciale di Brescia.
Ricordo il sincero interesse umano nei miei confronti e le parole di caldo incoraggiamento per il mio futuro professionale.
Il piacevole incontro favorì la mia decisione di frequentare i suoi Corsi di Clinica Psichiatrica il sabato mattino  ad Affori e di Psicopatologia Generale il sabato pomeriggio in Guardia II°, sempre a Milano, in compagnia del compianto Dr Guido Avanzini e del Dr Leonardo Callea, oggi stimato neurologo e fisiatra.
Il prof Ermentini a novembre 1978 iniziò le lezioni di Clinica Psichiatrica all'EULO di Brescia: era l'inizio di un'intensa collaborazione che non si sarebbe mai interrotta.
Il Prof Ermentini possedeva una formazione psicoanalitica di tutto rispetto: si era sottoposto ad un'analisi didattica con Franco Fornari ed a supervisioni in Svizzera con Raymond de Saussure, allievo di Freud ed analista di Jaques Lacan.
Dopo la laurea, conseguita con un tesi sull'EEG preparata con Henry Gastaut a Marsiglia, trascorse numerosi soggiorni di studio a Ginevra, Losanna e Zurigo, dove collaborò con Jean Piaget e Julian de Ajuriaguerra, e conobbe Karl Gustav Jung, Melanie Klein ed Eugène Minkowski,
Lavorò per un anno circa in qualità di assistente psichiatra di ruolo presso la Cattedra di Clinica Psichiatrica di Milano, diretta dal Prof Carlo Lorenzo Cazzullo, quindi nel 1975 ottenne l'incarico di Psicodiagnostica all'Università di Trento.
Nell'A.A.1977/78 divenne Professore stabilizzato incaricato di Antropologia Criminale dell'Università di Milano.
Si occupò a lungo di Psichiatria Forense. Nel 1977 fu consulente criminologo dell'allora Ministro degli interni Francesco Cossiga, in occasione del rapimento di Aldo Moro. 
Nel 1978 divenne Professore stabilizzato di Psicopatologia Generale presso l'Università di Milano e nell'ottobre 1978 assunse l'incarico di Clinica Psichiatrica all'EULO di Brescia. Nel 1981 vinse in concorso di Professore Straordinario, Direttore della III° Cattedra di Clinica Psichiatrica dell'Università di Milano. Si trasferì a Brescia nel 1982 in qualità di Ordinario di Clinica Psichiatrica, con la nascita a Brescia dell'Università Statale. 
Sono alcune centinaia i medici che si sono laureati a Brescia con una tesi in psichiatria: la sua umana disponibilità, la sua generosità, oltre che le sue indubbie cultura e competenza,avevano orientato verso la scelta della tesi in psichiatria un numero inaspettato di laureandi.

Fu Presidente dell'AIPRA (Associazione Italiana per il Rorschach e Altre Tecniche Proiettive) e Direttore Responsabile della Rivista ufficiale dell'AIPRA. Fu inoltre Presidente della Società Italiana di Psichiatria Forense, entrambe Sezioni Speciali della Società Italiana di Psichiatria.
Fu fondatore ed  Editor in Chief della Rivista Psychopathologia- Internationale Journal of Psychiatric Culture and Praxis, pubblicazione bimestrale distribuita in 5.000 copie dal 1982 al 1994.

Nel settembre 1988 iniziò, a quasi 61 anni, la sua avventura assistenziale psichiatrica territoriale: divenne Direttore della II° UOP dell'USSL 41 di Brescia. Tutti noi ricordiamo il mitico III° Psicosociale di Via Manara a Brescia, dove, sotto la sua spinta, si creò un centro moderno ed efficiente di Salute Mentale, non certo comune in quegli anni.
Nel 1992 fu nominato Direttore della I° UOP dell'U.S.S.L. 41 di Brescia. Nel 1996 divenne Direttore  del Coordinamento dei servizi psichiatrici di Brescia e, dalla nascita, del Dipartimento di Salute Mentale dell'AO Spedali Civili di Brescia.
Sotto la sua direzione a Brescia si sviluppò una rete efficiente e completa di servizi di salute mentale, anche attraverso contatti e collaborazioni con Paolo Martini di Arezzo e Franco Rotelli di Trieste.
Nel 1993-84 fu responsabile scientifico del progetto europeo Horizon per l'integrazione lavorativa di giovani con disturbi mentali, che comprendeva esperienze di collaborazione in Germania, Gran Bretagna, Grecia e Portogallo.
Favorì la nascita dell'Associazione la Ginestra e della Cooperativa la Chimera.
Fu fondatore e a lungo Direttore della Scuola di Specializzazione in Psichiatria dell'Università di Brescia, che aveva fondato circa trent'anni prima.
Posso dire di essere stato il suo primo allievo bresciano. Mi sono impegnato negli anni, sempre aiutato dalla sua stima e dal suo affetto, che non mi sono mancati anche sino a pochi giorni prima della sua scomparsa. Il Professore mi ha più volte incoraggiato a proseguire con energia e coraggio nella mia mission del trattamento dei pazienti psichiatrici gravissimi. Pur fiero della sua formazione psicoanalitica ed umanistica, egli si sentiva profondamente psichiatra, responsabilmente vicino alle persone più sofferenti, con una carica umana non comune.

Tra i suoi allievi più amati voglio ricordare in primis la figlia Roberta, stimata psicologa, suo genero, Francesco Saviotti, Direttore del DSM di Desenzano, e i suoi allievi diretti Gianluigi Nobili, Direttore della UOP di Desenzano, Andrea Materzanini, Direttore del DSM di Iseo, Oliviero Benzoni, Roberta Bologna, Angelo Campana, Giuliano Castigliego, Carlo Gozio, Fabio Lucchi, Giuseppe Seggioli, tutti professionisti eccellenti, con caratteristiche e preparazioni  talora molto differenti. Tutto ciò anche in virtù del fatto che il Prof Ermentini, con sapiente comprensione, seppe favorire lo sviluppo delle nostre personali attitudini, con pazienza, affetto e capacità di ascolto, senza mai tentare di uniformarci e di appiattirci.
Come dimenticare l'affiorare del suo sorriso, capace di autoironia sulle sue frequenti, proverbiali disattenzioni?

Tutti i suoi  numerosi allievi ricordano con grande affetto il loro Professore, Maestro di vita, uomo, fine, colto, semplice e generoso.

25 agosto'14


Giuseppe Fàzzari

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